Chi tra i lettori conosce le cause di quei disturbi che abitualmente vengono raggruppati col termine di infiammazione e che si manifestano in modo svariato poiché interessano organi diversi?
Mi riferisco ai joint pain alla spalla, alle ginocchia, alle mani, oppure alle infiammazioni gastro-intestinali che si accompagnano a disturbi come la fastidiosa sensazione di pancia gonfia o alle nevralgie, che causano una sensazione di dolore diffuso quando l’infiammazione colpisce i nervi e, infine, a tutti quei disturbi correlati alle malattie da stress ossidativo, che sono una conseguenza dell’invecchiamento.
Ecco dunque la risposta: a scatenare questo processo infiammatorio che raggruppa quanto descritto, sembra essere una vera e propria “cascata di sostanze” che riescono a distruggere l’equilibrio che caratterizza il nostro stato di salute, le Citochine (TNF).
Come curare le infiammazioni?
Sulle Citochine agisce come un killer la Curcumina che è il principio attivo che si trova nella Curcuma, un’antica spezia di colore giallo intenso, introdotta nel mondo occidentale intorno al XIV secolo che è utilizzata nella medicina orientale.
Gli effetti della Curcuma sulla salute, sono oggi oggetto di molti studi scientifici anche nel mondo occidentale e mirano a confermare le proprietà salutistiche note già nell’antichità.
Tra le funzioni attribuite alla pianta nelle “ministerial guidelines di riferimento per gli effetti fisiologici “( DM 2014), approfondiamo quelle attualmente di maggior interesse generale:
- Funzione digestiva ed Epatica
- Funzione Articolare
- Funzione Antiossidante
Innanzitutto ricordiamo che quando si parla di piante medicinali è importante che il principio attivo presente nel “fitocomplesso” sia in quantità ben definita e preparato in forma farmaceutica di facile assunzione. Solo così si potrà ottenere il beneficio sperato (per esempio capsule vegetali presenti negli integratori alimentari).
The funzione digestiva ed epatica è certamente la più conosciuta, soprattutto nella tradizione orientale. La curcuma, ampiamente utilizzata come spezia per aromatizzare le pietanze, serviva in realtà per migliorare la digestione, disinfettare il tratto intestinale e riparare lesioni del tratto gastroenterico (gastriti ecc..).
Di più largo interesse oggi è l’utilizzo della curcuma negli integratori alimentari a beneficio della funzione articolare, cioè prevenzione e supporto in caso di dolore osteoarticolare. Sono molti gli studi che supportano l’effetto di riduzione del dolore (analgesia) in persone sottoposte ad attività fisica intensa (dolore al ginocchio negli sportivi) o in caso di dolore cronico legato a degenerazione del tessuto osseo come nell’osteoporosi.
Novità e oggetto di interessanti studi sono gli effetti dei nutraceutici, tra i quali la curcuma, per i disturbi neurovegetativi caratteristici delle malattie legate all’invecchiamento come l’Alzheimer, il morbo di Parkinson, la sclerosi multipla and SLA.
La proprietà antiossidante della curcumina sarebbe il punto di partenza nella lotta alle sostanze tossiche che nell’organismo umano contribuiscono alla manifestazione dei sintomi di tali malattie.
All’attenzione della ricerca, sempre a partire dalla funzione antiossidante della curcuma, è poi la possibile attività di prevenzione dei tumori e quella di supporto nei pazienti affetti dalla malattia tumorale dove sembra poter attenuare gli effetti collaterali della chemioterapia e radioterapia (in questi casi deve sempre essere avvisato il medico).
L’INTEGRATORE CURCUMA GIUBILEO
Curcuma Giubileo contiene al suo interno i principi attivi di curcuma and boswellia, utili in caso di joint pain and localized tension in the skeletal muscle.
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